
Approvato il decreto sulla sicurezza, da oggi legge . Con 157 voti favorevoli, e 124 contrari e 3 gli astenuti. favorevoli PdL, Lega Nord e MpA. Contro si sono espressi Pd, Italia dei Valori e Udc.
SI' ALLE 'RONDE' - Associazioni di cittadini potranno pattugliare il territorio e segnalare alle forze dell'ordine situazioni di disagio sociale o di pericolo. Saranno iscritte in elenchi e dovranno essere formate prioritariamente da ex agenti.
DICHIARAZIONE MARONI
Roma, 26 giu - Le cosiddette ronde dei cittadini rientrano a pieno in quel disegno di ''sicurezza integrata'' e territoriale che il governo intende perseguire ed e' per questo che, una volta approvato definitivamente in Senato ''la settimana prossima'' il ddl sicurezza, le stesse ronde potranno divenire subito operative con un decreto attuativo gia' pronto al Viminale. Lo ha detto stamane il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel suo discorso pronunciato nell'aula magna della scuola di perfezionamento per le forze di polizia di Roma.Il ministro, parlando nel corso della cerimonia di chiusura dell'anno accademico dela scuola di perfezionamento, e' tornato a ribadire la bonta' delle ronde sottolineando che ''cio' che ho in mente e' di regolamentare questa attivita', gia' presente in molte citta' italiane, attraverso regole chiare''. Il regolamento attuativo, ha poi spiegato Maroni, prevede che dovranno essere i sindaci a decidere, sul loro territorio, la necessita' di istituire le ''libere associazioni di cittadini per la sicurezza''. Da qui la richiesta al prefetto di un incontro per inserire le ronde nel piano territoriale di sicurezza che dovra' essere accettato dalle organizzazioni che saranno regolarmente formate dopo un apposito corso di preparazione. Maroni ha poi spiegato che verra' data priorita' alle realta' composte da ex poliziotti e carabinieri e che le future ronde avranno compiti specifici. ''Saranno, in sostanza, - ha detto Maroni - gli occhi e le orecchie delle forze dell'ordine con il compito di segnalare situazioni di rischio e svolgeranno una prima assistenza a chi ne abbia bisogno. Questa realta' - ha concluso Maroni - disegna un nuovo progetto federalista della sicurezza in Italia. Qui non parliamo di pistoleros o di rambo che, oggi, invece possono formarsi creando difficolta' alle stesse forze di polizia''.
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